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Nature-based solutions - Sustainable water management

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Fitodepurazione per trattamenti terziari

Gli impianti di fitodepurazione vengono efficacemente utilizzati come soluzioni basate sulla natura (NBS - Nature-based solutions) per il trattamento terziario dopo impianti di tipo tradizionale a fanghi attivi a seguito ad esempio di incrementi dell’utenza o di più stringenti limiti allo scarico.

Generalmente ai trattamenti terziari con tecniche naturali viene demandato il compito di completare la depurazione (in particolare la denitrificazione) e la disinfezione finale; in alcuni casi possono anche essere previsti come adeguamento di depuratori esistenti non più grado di rispettare i limiti di legge a causa di aumento dei carichi da trattare o di punte stagionali, o come ecosistemi filtro in aree di elevato pregio prima dello scarico finale, fornendo l’opportunità di ricreazione di zone umide di pregio ecologico e di migliorare l’inserimento paesaggistico ed urbanistico dei depuratori.

Vantaggiterziari jesi

  • ottima efficienza abbattimento carico organico, nutrienti, carica batterica
  • semplicità realizzativa e di funzionamento
  • semplicità di manutenzione
  • costi di gestione praticamente nulli rispetto a sistemi tradizionali (consumi energetici pressoché nulli)
  • ottimo inserimento paesaggistico
  • no cattivi odori, proliferazione insetti, aerosol
  • nessun utilizzo di prodotti chimici
  • no richiesta di manodopera specializzata per la gestione

Approfondimenti

I reflui depurati tramite impianti convenzionali, come impianti a fanghi attivi, a biodischi, etc., possono necessitare di un trattamento di affinamento, finalizzato al miglioramento della qualità dell'effluente. Ciò si verifica, ad esempio, nei casi in cui le caratteristiche dell'effluente non soddisfano i limiti imposti dalla normativa vigente, o quando il recettore finale dello scarico ricade in area sensibile, e sono quindi necessarie ulteriori azioni di salvaguardia. Allo stesso modo può essere richiesto un affinamento della qualità dell'effluente laddove si intenda riutilizzare i reflui depurati per scopi irrigui o per usi industriali. In generale, si ricorre ad un trattamento terziario in tutti quei casi in cui si vuole assicurare un'azione di tampone contro eventuali malfunzionamenti dell'impianto di depurazione, che avvengono spesso in occasione di oscillazioni dei carichi in ingresso.

In generale, gli obiettivi depurativi di un trattamento terziario sono molteplici; tra questi i principali sono:

  • l'abbattimento dell'Azoto, tramite il completamento della denitrificazione;
  • l'abbattimento di sostanze organiche caratterizzate da lenti tempi di biodegradabilità e che quindi necessitano tempi di ritenzione lunghi;
  • la rimozione del Fosforo e dei metalli pesanti;
  • l'ossigenazione del refluo prima che esso venga restituito all'ambiente;
  • la disinfezione finale dell'effluente;
  • la filtrazione per la rimozione dei solidi sospesi residui.

Parallelamente, un sistema di trattamento terziario può essere impiegato per fornire altri benefici, come ad esempio il miglioramento dell'inserimento ambientale e paesaggistico dell'impianto di depurazione al quale è associato, o lo svolgimento della funzione di accumulo delle acque depurate per scopi di riutilizzo molteplici (irrigazione, antincendio, usi industriali, etc).

Fitodepurazione per trattamento terziario

I sistemi di fitodepurazione applicati per il trattamento terziario hanno trovato grande e felice applicazione in numerosi paesi (solo in Inghilterra sono stati messi in opera più di 200 impianti per l'affinamento di acque depurate). In Italia, e precisamente a Fusina in Lagina di Venezia, è presente presso il depuratore di Porto Marghera uno dei più grossi trattamenti terziari di fitodepurazione al mondo, che occupa un’area di oltre 100 ha e riceve circa 4000 m3/h di acque. Un altro grande trattamento terziario con fitodepurazione è quello dell’impianto di Jesi (60.000 AE), progettato da IRIDRA, costituito da bacino di sedimentazione, stadio a flusso sommerso orizzontale SFS-h (10.000 m2) e stadio a flusso libero (50.000 m2) e mirato alla denitrificazione e alla disinfezione del refluo (Masi, 2008).

terziari jesi  web

Sistema di post-trattamento dell'impianto consorzile di Jesi (40.000 AE), progettato da IRIDRA

 

Bibliografia

In grassetto sono evidenziati gli autori dello staff IRIDRA.

Masi F., (2008) “Enhanced denitrification by an hybrid HF-FWS CW in large scale wastewater treatment plant (Jesi)” , in “Wastewater Treatment, Plant Dynamics and Management in Constructed and Natural Wetlands”, by Jan Vymazal (Ed.), Springer, NY, ISBN: 978-1-4020-8234-4, pp. 267-275.